
Accordo tra RED HAT e CRUI per Università connesse
L’open source di Red Hat si propone da sempre come un acceleratore nella comunità accademica italiana. Per questo la CRUI (Conferenza dei Rettori) ha deciso di definire un accordo di cooperazione con l’azienda. L’obiettivo è quello di rendere la tecnologia cloud dell’azienda utilizzabile in qualsiasi ambiente universitario, dalla formazione alle operazioni interne fino ai progetti di trasformazione digitale.
I motivi dell’accordo
La trasformazione digitale sta diventando sempre più importante anche nel campo dell’istruzione. Sempre più studenti chiedono l’interazione digitale con le loro università e questa tendenza si è accelerata con l’avvento della pandemia globale. Allo stesso tempo, i docenti sono alla ricerca di piattaforme tecnologiche che consentano loro di comunicare con gli studenti in modo più diretto e personalizzato.
La Conferenza dei Rettori ha dichiarato, nel dettaglio, che intende utilizzare i prodotti di cloud ibrido aperto di Red Hat nelle proprie comunità e aiutare le università a modernizzare le loro applicazioni. Le università italiane otterranno così alcune delle più recenti soluzioni software aziendali open source. In questo modo si potranno sviluppare servizi e corsi personalizzati, con una particolare attenzione alle esigenze del mercato lavorativo.
Il ruolo di Red Hat
“Red Hat ha sempre avuto un forte legame con il mondo universitario e le sue istituzioni nel corso della sua storia. Fornendo una piattaforma aperta in grado di promuovere ulteriormente l’innovazione nella ricerca e nelle capacità educative. – dice Morena Maci, senior partner account manager di Red Hat – Attraverso la nostra collaborazione con la CRUI, puntiamo a continuare questo impegno rafforzando il collegamento tra istruzione e mondo del lavoro. Rendendo le soluzioni open hybrid cloud di Red Hat disponibili per le università italiane, cerchiamo di supportare la nuova ondata di innovazione proveniente dal mondo accademico.”