
Da un progetto della Federico II la possibilità di risolvere piccole cause legali, online e senza spese
Sembra incredibile e invece è tutto vero. Grazie a un portale, ideato e realizzato dall’Università Federico II di Napoli, sarà possibile risolvere controversie legali online, in pochi clic e senza spese legali.
SCAN
Questo è il nome del portale, una sigla che sta per Small Claims Analysis Net e nasce da un progetto cofinanziato dall’UE e che coinvolge altri 8 partner. SCAN permetterà di scoprire rapidamente se la propria controversia può essere risolta tramite la European Small Claims Procedure (ESCP), ovvero una speciale procedura che prevede il parere di un giudice, il quale dovrà emettere una sentenza sul risarcimento del danno subito entro 30 giorni.
Perché SCAN?
Sapevi che solo un acquirente insoddisfatto su dieci è convinto di poter avviare un reclamo? E che solo uno su venti decide effettivamente di intraprendere la via giudiziaria (dai da Osservatorio.net)? Ciò è dovuto alla complessa struttura burocratica che da sempre muove il sistema, anche per certe controversie di lieve entità (ovvero fino al valore di 5.000 euro). Riguardano, per la maggior parte, lo scambio di beni e servizi (specialmente online), voli aerei ed eventi cancellati senza possibilità di ricevere un rimborso o un indennizzo.
Con la grande diffusione degli e-commerce, un progetto come SCAN si è visto urgente e necessario. Le cause giudiziarie di lieve entità sono infatti cresciute del 18% nel 2020, per un valore di 551 miliardi di euro. In questo grande panorama, SCAN fa da tassello di congiunzione tra due realtà spesso divise da una ridotta disponibilità economica o dalla convinzione che sarà impossibile far valere i propri diritti. Essendo poi un progetto europeo, ESCP è valido per qualsiasi controversia anche fra imprese e consumatori appartenenti a stati membri diversi. Grazie a ESCP, e a SCAN che ne rappresenta l’estensione, finalmente richiedere giustizia sarà alla portata (veramente) di tutti.