
Nasce la Fondazione per la formazione Universitaria a orientamento professionale
Con la sigla FUP nasce il partenariato pubblico-privato con l’obiettivo di connettere il mondo accademico alle reti industriali emiliano-romagnolo. Per fare ciò saranno accuratamente progettate, promosse e gestite nuove lauree ad orientamento professionale.
Fondatori
La Fondazione è nata prima di tutto dagli sforzi dei suoi soci fondatori: l’Università di Bologna, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Parma, Politecnico di Milano, Università Cattolica. A questi vanno ad affiancarsi Confindustria Emilia Centro, Confindustria Piacenza, Confindustria Romagna, Unione Parmense degli Industriali, Unindustria Reggio Emilia e l’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna.
Con un’alleanza così ricca, i progetti non potevano che essere ambiziosi. Le nuove lauree che nasceranno saranno appunto a orientamento professionale, orientati su una formazione tecnica.
Lauree professionalizzanti
I nuovi percorsi porteranno alla creazione di personale specializzato e altamente qualificato, per rispondere alle esigenze dell’ecosistema produttivo e portare il Paese al suo massimo sviluppo. Con questi presupposti, la Fondazione risponde a uno dei punti previsti dal PNRR. Il Piano Nazionale di ripresa e resilienza, infatti, prevede anche una collaborazione più stretta tra università e attori del territorio.
Oltre ad avvicinare mondo del lavoro e laureati, i nuovi corsi di laurea promossi dal FUP contano di accrescere il numero di laureati in Italia. Questo per avvicinarci alla media europea del 41,6% di laureati (il nostro paese è attualmente al 27,6%). La Fondazione si propone come un progetto di ampio respiro, anche se su base regionale. Potrebbe essere d’ispirazione per futuri partenariati nel resto d’Italia.
Oltre ad acquisire una preparazione universitaria di alto livello, gli studenti saranno orientati a migliorarsi nell’ambito tecnico/scientifico. Questo grazie alla possibilità di effettuare una parte delle attività formative all’interno delle aziende.
Grazie ai fondi della Next Generation EU, inoltre, sarà possibile progettare nuovi corsi nelle aree strategiche per il paese, oggi fortemente orientato alla green economy e al digitale.