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L'Università per i dipendenti pubblici

L’Università dei dipendenti pubblici si rinnova

L’Università per i dipendenti pubblici, la cui iniziativa si chiama PA 110 e lode (PA sta per pubblica Amministrazione), è stata rinnovata grazie al lavoro congiunto del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Ministero della Pubblica Amministrazione. Tutto parte da un ammodernamento della PA previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma niente sarebbe possibile senza l’impegno di tantissimi docenti delle Università italiane.

Sembra banale scriverlo, ma non esiste – né mai esisterà – un’età della vita in cui il desiderio innato di conoscere sia assopito, non “frema” sotto la cenere dell’abitudine, non “sussulti” al di là di gesti, mansioni, responsabilità che paiono eliminare, dalla propria prospettiva, ogni curiosità e ogni “pulsione” intellettuale di miglioramento di sé. Questo non vale solo per la cultura intesa in senso “classico”, cioè per le lettere, le scienze, le arti, ecc. C’è un altro aspetto “naturale” e potente che fa ugualmente parte dell’impulso a migliorarsi proprio di ogni essere umano. Tale aspetto è il desiderio di compiere sempre meglio il proprio lavoro. Qualunque esso sia. Formarsi una cultura sempre maggiore riguardo alle azioni che si compiono ogni giorno e che, in qualche modo, vanno a rendere più semplice la vita della propria comunità di appartenenza. Anche per questa crescita serve studium. Sforzo mentale, impegno. Passione.

Come funziona l’Università dei Dipendenti Pubblici

Tutto parte dal vero “protagonista” di tutto questo: il dipendente di ufficio pubblico. Quell’impiegato – di qualsiasi ente pubblico – che abbia voglia e/o necessità di formarsi e aggiornarsi, per portare nel proprio ufficio maggiore competenza, e conoscenze al passo coi tempi. Il piano “PA 110 e lode” permetterà al dipendente pubblico di accedere a corsi di laurea, master, corsi di specializzazione, usufruendo di sconti, materiale gratuito e disponibilità di seguire i corsi online, comunque sia strutturato, all’origine, il percorso di laurea. 

Un’università “per il Paese”

Il “protagonista” assoluto di questa iniziativa, dicevamo, è il dipendente pubblico. Ma ce n’è un altro, in realtà: la “macchina statale”. L’aggiornamento e lo studio dei dipendenti, infatti, consentiranno all’Amministrazione Pubblica di raggiungere il livello di altri servizi già tecnologizzati e ammodernati. La cultura di tanti “singoli” è ricostruzione del Paese. E’ molto interessante anche il meccanismo “mirato” dell’università per dipendenti. Ogni lavoratore che voglia accedere al servizio, infatti, verrà sottoposto ad un test di “verifica delle competenze”, in modo da comprendere quali siano le “conoscenze” già in possesso dell’impiegato, e quali, invece, quelle da approfondire. E’ con grande piacere che sottolineiamo, infine, la grande disponibilità di tutti i docenti universitari coinvolti nel programma, senza i quali questo progetto non sarebbe realizzabile.

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