
Offerta formativa e fondi PNRR: cosa ha detto Mattarella
Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha recentemente presenziato a due eventi in cui ha parlato dei fondi del PNNR per le università italiane e dell’importanza dell’offerta formativa accessibile a tutti. Due temi entrambi di notevole importanza, se si pensa
Ampiezza dell’offerta formativa
Il primo tema su cui il Presidente Mattarella si è espresso e su un modello di offerta formativa in grado di raggiungere chiunque. Nello specifico, il Presidente ha inteso come l’Università debba dare possibilità a tutti di intraprendere gli studi, per permettere al Paese di aumentare la percentuale di laureati. Un Gap che ci vede, purtroppo, ancora tra gli ultimi paesi d’Europa. Per Mattarella, il Paese intero dovrebbe permettere di “far esprimere talenti che altrimenti resterebbero inespressi, con danno grave per l’intera nostra società”. Lo ha detto durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Milano-Bicocca, ma è da intendere come esteso a tutti gli Atenei d’Italia. Per questo, l’offerta formativa dovrebbe essere variegata il più possibile.
L’utilizzo dei fondi del PNRR
Il secondo intervento è invece nato in occasione della laurea ad honorem in relazioni internazionali ed europee concessa al Presidente dall’Università di Parma. Qui, Mattarella ha sottolineato come nel nostro Paese “esiste un grande paradosso: siamo la nazione che ha dato origine, forza e continuità all’idea di università ma il nostro Paese si trova in coda, purtroppo per numero di laureati, per investimenti. (…) Sta a noi – ha continuato il Presidente – utilizzare anche le disponibilità del Piano di ripartenza per dare maggiore forza alle università e renderle anno più una risorsa essenziale per lo sviluppo del Paese”.
Non sono mancate riflessioni sull’ultimo, duro anno e mezzo a causa della Pandemia, che è stata per l’Unione “una lezione che ha sollecitato una visione lungimirante: far diventare questo piano di ripartenza la spina dorsale di una nuova, solida e più equa integrazione del Continente europeo. Un salto di qualità capace di rafforzare ulteriormente i legami già esistenti tra i popoli e gli Stati dell’Unione”. In tal senso, Mattarella ha sottolineato come il vero profitto, per il nostro Paese come per l’Unione, “è la crescita del capitale umano”.