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Luigi Vanvitelli

All’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” presentati i nuovi testi dell’iniziativa “I volumi della mente”

Nell’aula B del Rettorato dell’Università Luigi Vanvitelli, presso viale Ellittico a Caserta, giovedi 28 aprile sono stati presentati i nuovi tre lavori del progetto FREIT, all’attenzione della platea di docenti, ricercatori e studenti in Psicologia, Psichiatria, Scienze Politiche e Giurisprudenza. FREIT ste per “Frenologi Italiani” ed è un “lavoro di squadra” che sta impegnando professori e dottori di ricerca dell’Ateneo campano, ed ha come obiettivo l’approfondimento dei riflessi giuridici, politici e psicologici della frenologia quale studio del funzionamento della mente.  

Dalla classica equazione tra genio e follia, ai tanti elogi letterari della creatività insita in quella che chiamiamo pazzia, fino agli abissi scavati da Shakespeare o da Pirandello e alle esperienze biografiche più turbolente e dolorose, come quella del Tasso, il pozzo fondo e oscuro della mente è sempre stato oggetto di paura e di attrazione insieme. Non si smetterà mai di studiare le vie tortuose della psicopatologia. Gli studiosi non si stancano di indagare, insieme all’enorme sofferenza del disagio psichico e neurologico, il “contributo” che proviene dalle esperienze umane di malattia mentale, e che va a sedimentarsi costruttivamente nella storia stessa dell’umanità.

I nuovi testi, i nuovi “volumi” della mente

Le tre nuove opere edite del progetto FREIT, di notevole interesse scientifico, sono “Naviget Anticyram. Furiosi, diversi, perversi e mentecatti”, a cura di Antimo Cesaro e Claudia Iodice, “Il diritto e il rovescio della mente. La follia tra regole sociali e giuridiche”, di Aldo Amirante e Carmen Di Carluccio, e “Mundus Alter. Dialoghi sulla follia” di Antimo Cesaro, Giovanna Palermo e Marianna Pignata, tutti per le edizioni Artetetra. 

Frenologia e storia. I “focus” del progetto presentato all’università Luigi Vanvitelli

Le parole del professor Cesaro, autore di due dei tre testi che vanno ad arricchire il lavoro di due anni di ricerche, sono istruttive riguardo al “prisma” di interessi scientifici che apre l’universo della frenologia, lo studio della mente. Spiega Cesaro: il progetto FREIT, come dimostrano i nuovi lavori, «si concentra sui riflessi della frenologia in ambito storico, sociologico, filosofico, politico e letterario, e sulle devianze, dalla paranoia alla infermità mentale, dalla follia contro il potere alle devianze politiche, alla creatività, finendo all’utopia della follia». La follia è dolore, e va curata con ogni mezzo, ma va riconosciuto, con onestà intellettuale, il suo “posto” nella storia e nella cultura umane.

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