
Benessere psicologico della comunità accademica: il convegno UniTrento
Per un riconoscimento reale del benessere di studenti e studentesse, si è tenuto un congresso a Rovereto in cui si sono confrontati i responsabili dei Servizi di consulenza psicologica di alcuni atenei italiani, promosso dal Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento. Dal titolo “Alla ricerca di Sé. Dentro la rete: connessi, disconnessi, ritrovati”, è stata l’occasione per un confronto sull’esperienza di supporto online utilizzato dall’inizio della pandemia. In particolare, si è discusso del processo di costruzione dell’identità nelle sue diverse sfaccettature.
I risultati del convegno
Svoltosi il 2 luglio, il convegno ha visto l’intervento di Carolina Coco, collaboratrice di ricerca dello staff del Servizio di Consulenza psicologica dell’UniTrento. Durante l’apertura dei lavori, la dott.ssa Coco si. Soffermata su alcune problematiche psicologiche riportate dagli studenti durante l’ultimo anno.
«Si è evidenziata un’impennata della richiesta di aiuto dopo i mesi del lockdown e in generale le motivazioni che spingono a rivolgersi al servizio sono legate a disturbi d’ansia ma anche alle problematiche legate all’area del Sé, con un significativo aumento nello scorso anno. Nel 2020 c’è stato un forte aumento di richieste legate alla presenza di stati ansiosi e di disagio generale».
«È stata un’esperienza nuova – continua Carolina Coco – che ha modificato in molti aspetti la relazione abituale. A livello qualitativo questa esperienza è stata caratterizzata dalla sensazione di una maggior distanza relazionale e di artificiosità, soprattutto se comparata alla ricchezza della comunicazione permessa dalla relazione in presenza. Nonostante questo- aggiunge – i colloqui online hanno permesso di mantenere il contatto e di essere sempre accanto agli studenti, nelle residenze universitarie, a casa, in Italia e all’estero».
SOS Digital
Durante il convegno è stata anche presentata la Piattaforma SOS Digital. Costruita in collaborazione con altre università europee all’interno del programma Erasmus+, è rivolta a studenti e al personale accademico e amministrativo dell’università. Contiene guide pratiche e video-tutorial che vinciamo le modalità in cui può essere correttamente affrontata la manifestazione di disagio più frequentemente riscontrata in ambito universitario.
Il prossimo obiettivo, per l’UniTrento, è l’istituzione di uno sportello ad hoc per la tutela degli orientamenti sessuali e dell’identità di genere. “Valuteremo le forme organizzative e promuoveremo una formazione specifica di operatori e operatrici, con l’obiettivo di formalizzare la proposta di attivazione entro l’anno “ ha affermato Paola Venuti, prorettrice alla Didattica.