
Donne e lavoro: si laureano prima, ma trovano un impiego dopo i colleghi
È ciò che si evince dalle ultime elaborazioni realizzate da AlmaLaurea per ilSole24Ore. Se è vero che le donne, in media, riescono a conseguire un titolo di laurea prima degli uomini, paradossalmente trovano lavoro solo dopo quest’ultimi. A dimostrazione che l’accesso al mercato del lavoro, per le donne, è doppiamente ostico.
L’analisi
AlmaLaurea ha raggruppato 76 atenei italiani per la sua analisi, ma è bene precisare che i dati si fermano al 2019. Non sono stati quindi intaccati dall’arrivo della pandemia nelle nostre vite, ma è molto probabile che la situazione non sia migliorata. AlmaLaurea ha incentrato il focus su 13 categorie professionali, analizzando la situazione a 5 anni dall’ottenimento della laurea.
Chi prima arriva…
Le donne non solo si laureano prima, ma lo fanno con maggior successo. Per gli avvocati e gli ingegneri industriali e gestionali siamo a 26,2 anni per le donne contro i 26,6 degli uomini. Ancor più marcato il distacco tra i biologi, che va dai 26,9 anni delle donne ai 28 degli uomini. Il maggior successo è dato dal voto di laurea: 108 rispetto a 106,7 per i laureati in architettura, il 108,1 a 105,3 delle dentiste sui dentisti e via via discorrendo. Ci sono ovviamente delle eccezioni in termini di età e di voto, come il caso degli infermieri e degli ingegneri meccanici, ma sono dati che non intaccano i termini generali dell’analisi.
… Più tardi lavora
La discriminante viene dall’indicatore sul tempio medio che separa il conseguimento del titolo con l’ottenimento del primo posto di lavoro. Si parte con differenze minime, come i 0,2 mesi per gli ingegneri industriali e gestionali, ma preoccupano i dati più ampi. È il caso delle lauree infermieristiche, in cui lo scarto è di sei mesi. Il problema è che il ritardo nell’ingresso del mondo del lavoro viene recuperato difficilmente, visto il problema della retribuzione tra donne e uomini. Stiamo parlando di 268 euro in media tra dottoresse e medici generici, fino ai 325 delle psicologhe rispetto agli psicologi.
Il sunto dell’analisi è che da gap nasce gap, con conseguenti problematiche difficili da sanare.