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Governo: grande aumento fondi per l’Università

È quanto è stato affrontato e deciso nell’ultimo Consiglio dei Ministri dal governo: molti più fondi (finalmente) per il fondo di finanziamento ordinario. Ciò si traduce in borse di dottorato più cospicue, nuove residenze universitarie e un grande contributo per la ricerca.

Le precisazioni del Governo

L’aumento del fondo non avverrà in un’unica istanza ma sarà graduale. Dal 2022 si vedrà un incremento di 250milioni, di 530milioni nel 2023 e di 750milioni per il 2024. Partendo dagli 8,3miliardi stanziati nel 2021 si arriverà, in tre anni, a sfiorare i 10miliardi (con un incremento totale del 18%). 

La Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, ha affermato in un comunicato rilasciato oggi che “l’Italia ha capito che in questa fase di forti cambiamenti per crescere e creare sviluppo c’è assoluto bisogno di investire sulla scienza e sulle competenze. Con questa legge di bilancio il governo dimostra, mettendo risorse stabilmente crescenti negli anni, che i giovani sono davvero il centro attorno al quale stiamo disegnando il futuro”.

Per l’università – continua la Ministra – i fondi, che aumentano progressivamente negli anni e vengono messi a regime per consentire agli atenei una adeguata programmazione e stabilità delle attività, verranno distribuiti in modo selettivo. Prevedendo dei vincoli di destinazione per favorire, su tutto, un reclutamento che consenta di diminuire il divario nel rapporto docenti-studenti universitari che abbiamo in Italia rispetto alla media europea .

Continua la Ministra: Una valorizzazione di persone e competenze. Che coinvolge anche le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Veri gioielli nel nostro sistema di formazione superiore, e i medici specializzandi per i quali abbiamo portato in via permanente e stabile le borse di studio a quota 12.000 all’anno

Focus sulla ricerca 

Più finanziamenti per le residenze universitarie, per i musei impegnati nella divulgazione della cultura scientifica. Sarà possibile con un incremento di 90milioni di euro all’anno, dal 2022 al 2024.

La ricerca diventa, dopo anni di sofferenza, davvero centrale per lo sviluppo del Paese. Abbiamo previsto una crescita costante negli anni delle risorse. Proprio per consentire agli enti e ai ricercatori di assorbirle e sfruttarle nel miglior modo possibile” spiega la Ministra. “Oltre all’incremento per il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, aumentiamo la dotazione del Fondo italiano per la scienza nato a maggio per investire nella ricerca fondamentale. Istituiamo il nuovo Fondo italiano per le scienze applicate per valorizzare anche la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale. Infine – conclude la Ministra – interveniamo sul più grande ente pubblico di ricerca nazionale, il CNR, che ha bisogno di un vero piano di riorganizzazione e di rilancio”.

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