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Festival Internazionale della Salute e della Sicurezza sul Lavoro

Il Festival Internazionale della Salute e della Sicurezza sul Lavoro all’Università Carlo Bo

Ad Urbino, dal 4 al 6 maggio 2022, si è svolta la prima edizione del Festival Internazionale della Salute e della Sicurezza sul Lavoro, organizzato dalla Fondazione Rubes Triva (la cui mission abbraccia e unisce la sicurezza, il lavoro, l’ambiente) insieme all’Università degli Studi di Urbino. Il Festival diventerà un appuntamento ricorrente nel panorama europeo.

Può sembrare inconsueto legare ad un evento sulla sicurezza dei lavoratori il termine “Festival”. Ma di sicurezza bisogna parlare in serenità. Con serietà, certo, ma con un approccio non emotivo, bensì assolutamente scientifico. I Festival sulla Salute e la Sicurezza, che da quest’anno cominceranno a ricorrere annualmente ad Urbino, sono e saranno, innanzitutto, un appuntamento culturale. Questo perché l’auspicata messa in sicurezza assoluta della dimensione-lavoro (l’invocato “morti zero” da parte del Presidente Mattarella) non deve costituire una “speranza” che qualcosa non capiti, bensì deve strutturarsi come aspetto di una scienza del lavoro.

I temi del Festival Internazionale della Salute e della Sicurezza sul Lavoro

Il leitmotiv dei lavori è stato quello della “sicurezza partecipata”, ovvero del tentativo di coinvolgere davvero tutte le “voci”, tra istituzioni, società civile, sindacati e lavoratori, chiamati in prima persona a parlare delle proprie esperienze concrete, per arricchire sempre di più i fondamenti di una “scienza della sicurezza”. Il Presidente dell’Inail, Franco Bettoni, ha sottolineato l’importanza di «dare voce a coloro che hanno vissuto sulla propria pelle il dramma di un infortunio sul lavoro», ma anche di chi ha provato l’esperienza ugualmente traumatica di quelli che si definiscono quasi-infortuni, perché ogni “crepa” nella sicurezza deve fornire un elemento di riflessione per sindacalisti, ingegneri, enti appaltanti, solo per citare il complesso mondo dell’urbanistica, che è soltanto uno dei tanti universi del rischio lavorativo.

La sicurezza “conviene”

Ha proseguito Bettoni: «La sicurezza non deve essere mai percepita come un costo, ma come un valore aggiunto. Una strutturata strategia di salute e sicurezza risulta proficua in termini di competitività, sostenibilità e benessere dei lavoratori», dunque in termini di serenità e rendimento. Alla chiusura del Festival, il 6 maggio, è stata inaugurata e avviata la Scuola di Alta Formazione in salute e sicurezza sul lavoro della Fondazione Rubes Triva, presso il Rettorato dell’Università di Urbino. 

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