
In viaggio con Pegaso: il patrimonio artistico di un’università telematica – FOTOGALLERY
Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso, ha in più occasioni sottolineato come le università oggigiorno debbano essere protese in uno sforzo energico verso la digitalizzazione perché la società si evolve costantemente ed il sapere non può rimanere soltanto all’interno di anfiteatri del passato: in generale i bisogni si modificano, le abitudini cambiano e la storia della pedagogia trova nuova linfa da un’organizzazione innovativa.
Se la telematica rappresenta il presente ed il futuro dell’apprendimento – oggi al tempo della grande pandemia, domani in relazione a nuove logiche di mercato e considerazioni sui propri sogni –, l’Università Telematica Pegaso comprende anche come la cultura non possa essere scollegata dalla storia, in stretta relazione con i territori nei quali vivono e studiano i propri studenti.
L’apprendimento è fluido e la digitalizzazione libra le capacità. Allo stesso tempo, non deve sorprendere se l’Università in questione disponga di centri fisici, sedi di rappresentanza, d’esame ed amministrative su tutto il territorio nazionale attraverso una distribuzione capillare.
Dunque, viaggiamo per l’Italia alla scoperta di alcune delle gemme del patrimonio artistico ed architettonico di un’università telematica.
Campania: da palazzo Zapata a Napoli sino alla Certosa di Padula
È la sede di rappresentanza dell’Ateneo, nella centralissima piazza Trieste e Trento di Napoli: un palazzo costruito nella seconda metà del XVI secolo per ospitare il cardinale Antonio Zapata. Dopo diversi passaggi proprietari dei quali si hanno scarse notizie, nel 1810 tale medico Domenico Cotugno si impegnò nella restaurazione dell’edificio.
Rimanendo nel capoluogo campano, l’Università Pegaso è presente con proprie sedi d’esame nel Complesso Monumentale di Santa Maria La Nova ed il Complesso Museale di Santa Chiara, all’interno di gioielli di architettura sacra unici.
A Salerno, l’Ateneo dispone di sedi d’esame presso Palazzo Centola – bell’esempio di architettura del primo novecento con un portale in pietra ad arco a tutto sesto alle cui estremità s’innalzano colonne di stile ionico –.
Ed ancora più a sud, nel Vallo di Diano al confine tra Campania e Basilicata, Pegaso è presente con una propria sede all’interno della Certosa di San Lorenzo a Padula, edificata nel 1306 e nel tempo impreziosita da uno stile barocco.
Pegaso tra i palazzi storici della Capitale
Palazzo Bonadies Lancellotti è una delle sedi amministrative in via San Pantaleo a Roma, costruito nel XVI secolo risente dello stile classico rinascimentale dominante nel periodo.
Sempre rimanendo nella Capitale, Pegaso è presente con la propria sede d’esame presso il settecentesco palazzo Falletti, nel Rione Monti.
I tesori della Sicilia
Si potrebbe optare per un viaggio nell’isola avendo come riferimento le sedi dell’ateneo, incastonate nei centri cittadini: magari, iniziare dal Palazzo Paternò del Toscano a Catania, che edificato sul finire del XIX secolo in prossimità di via Etnea conserva stupendi saloni affrescati in stile liberty. E puntare poi verso Palermo con Palazzo Mazzarino in via Maqueda: un edificio monumentale costruito agli inizi del 1600 che racchiude ancora oggi giardini pensili. Senza dimenticare, tra le tante sedi, Gela ed il Palazzo Regina Margherita.
Dal sud al nord dello Stivale
Nel capoluogo meneghino, l’Università Pegaso è presente presso Palazzo Durini di origini medievali, lì dove nasceva la prima accademia di belle arti di Milano, prima ancora di trasferirsi poi a Brera.
A Torino, l’Ateneo ha la propria sede nel seicentesco Palazzo di San Martino di San Germano, in piazza Castello. Sempre in Piemonte, affascinano gli affreschi di Palazzo Mathis nel comune di Bra o i torrioni del Castello comunale Falletti di Barolo. In Liguria, Palazzo Lercari Parodi a Genova è una meraviglia.
Ma il viaggio continua con Pegaso passando da Venezia presso Palazzo Cornoldi o magari puntando all’Emilia Romagna: in rassegna la sede di Bologna presso il Collegio San Luigi, il Circolo della Lettura di Parma o la cornice riminese del Palazzo della Diocesi.
Infine, al centro del Rinascimento culturale
L’Università è presente con una propria sede d’esami a Firenze presso l’Educatorio di Fuligno: molto facile perdersi tra gli affreschi a cavallo tra Trecento e Cinquecento.