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Giornata dell'Asma

La Giornata Mondiale dell’Asma del 3 maggio

Il 3 maggio si è celebrata in tutto il mondo la Giornata dell’Asma, in occasione della quale è tornata a svolgersi, in Italia, la campagna “Un respiro di salute”.

I docenti di discipline mediche e medico-chirurgiche inerenti alla salute dei polmoni e alle vie respiratorie hanno certamente seguito da vicino le iniziative del 3 maggio, inserite nella campagna di informazione sulle allergie e le malattie del tratto respiratorio.

Un nemico che non deve far paura

L’asma è una condizione di disagio diffusissima. Tutti, anche quando non toccati in prima persona, possiamo raccontare di amici, fratelli, figli, che in alcuni momenti della giornata – di tutte le giornate – sostengono il proprio respiro con lo spruzzo del noto inalatore di plastica. Non si parla mai abbastanza di asma. Ma, in ogni modo, senza allarmismi, perché che vive questa condizione, relativa alla respirazione, conduce un’esistenza assolutamente normale, con una qualità della vita in nulla diversa dai non-asmatici. Di tutto questo hanno discusso, in questi giorni, rinologi, allergologi e specialisti di immunologia pediatrica. Il programma di approfondimenti, che i nostri lettori impegnati nel lavoro e nella docenza possono consultare, è presente su www.unrespirodisalute.it e sulla pagina FB @unrespirodisalute. 

Giornata dell’Asma: l’importanza dello sport

Ormai da anni, nell’ambito dell’evento “Un respiro di salute”, viene lanciato il sondaggio “Conosci bene l’asma?”. Personale medico e docenti sottolineano ancora una volta che, come per qualsiasi disagio fisico o psichico, anche per l’asma vale il principio secondo cui la “conoscenza” di ciò che ci accade è fondamentale per il “cammino” verso il benessere. Uno dei concetti su cui più fortemente si è insistito è quello della possibilità di fare dello sport, che non è assolutamente intaccata dalla presenza dell’allergia respiratoria! Non bisogna aver timore di fare attività fisica – se ovviamente accompagnata dalle cure prescritte dal medico -, anzi lo sport è altamente consigliato per evitare che aumenti, ad esempio, il rischio di obesità e di difficoltà emotive, sia nell’adulto che nel bambino. I pazienti asmatici tendono spesso ad essere sedentari, per paura di crisi respiratorie “da sforzo”. Invece, sempre nell’ambito della cura farmacologica, lo sport è sempre salutare! 

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