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Laurea abilitante per geometri all’Università di Perugia

Oggi, più che in ogni altra epoca, è proprio vero che “gli esami non finiscono mai”. Ma non è, questa, una condizione stressante o mortificante. Non è un modo per dire che nessuna mèta sarà mai raggiunta – o, peggio, che non ci sono mete raggiungibili -. Il fatto che ci siano sempre ulteriori prove alle quali sottoporsi è anzi un indizio che la storia va avanti. Se un laureato o un abilitato in una determinata disciplina non dovesse più studiare né aggiornarsi, ciò vorrebbe dire che il sapere è fermo, e quella sì che sarebbe una condizione terribile. Nell’ambito di questo discorso, l’Università di Perugia si fa capofila di un progetto didattico di livello universitario indirizzato ai diplomati Cat (Costruzioni Ambiente Territorio, l’ex istituto per geometri) e ai geometri già abilitati o laureati.

Per essere più precisi, questa offerta didattica dell’Università di Perugia può essere scelta dai ragazzi che hanno terminato uno qualsiasi dei percorsi di scuola media superiore – non necessariamente, quindi, da quelli che hanno completato il diploma presso un istituto tecnico -. Ma anche i geometri già abilitati, che desiderino conseguire una laurea, trovano nel “progetto” di UniPerugia una grande opportunità. Perché, come dicevamo prima, questa è veramente una buona epoca per chi ama uno studio che non ha fine. Perché nel mondo digitale, più che mai, nessuno può mai affermare di avere abbastanza frecce al proprio arco, nel “multiverso” della cultura. 

Laurea abilitante per geometri: niente più esame di Stato, ma attenzione…

Al termine del corso di laurea di cui trattiamo – che è il corso in “Tecniche digitali per la gestione sostenibile delle costruzioni, dell’ambiente e del territorio” – gli studenti saranno abilitati alla professione di Geometra, senza dover sostenere l’esame di stato. Si chiamano “corsi di laurea professionalizzanti”. E nella fattispecie (cioè riguardo al mondo delle costruzioni e del territorio) sono stati fortemente voluti dai membri del Collegio dei Geometri e dai docenti dei Dipartimenti di Ingegneria Civile dell’Università di Perugia, tanto da spingere nelle sedi politiche perché si arrivasse ad una legge che rendesse possibile tutto questo. Quest’urgenza ha probabilmente sempre la stessa origine: nella contemporaneità bastano pochi anni per scivolare in nuovi “analfabetismi funzionali”, o, diremmo, “analfabetismi funzionali” di ritorno. Con questa terminologia intendiamo l’incapacità – anche da parte di professionisti preparati! – di “gestire la tempesta” di nuovi saperi e nuovi vocabolari che porta con sé l’ondata digitale. 

Un’Università… “perenne”?

Il Presidente del “Collegio dei Geometri e Geometri laureati” di Perugia, Enzo Tonzani, ha sottolineato: «Sentivamo l’esigenza di stare al passo coi tempi. La tecnologia si evolve, cambia e noi vogliamo essere sempre più preparati per dare un servizio ai nostri committenti, perché la figura del geometra si pone in posizione intermedia tra il cittadino e le pubbliche amministrazioni». Davvero una porta che si apre per quel “livello di professionalità” che ogni perito – in qualsiasi sapere e pratica tecnica – aspira a mantenere “alto”, per potersi “proporre al pubblico” oggi ed in tutti i domani possibili. Nell’era del mutamento digitale e tecnologico quotidiano, le porte dell’Università, forse, si candidano a rimanere “perennemente aperte”, per uno “impegno” che mai finisce. E più persone di quante immaginiamo sarebbero felici di “studiare e apprendere” tutta la vita. Intanto, anche i geometri abilitati “tornano tra i banchi”, a Perugia. 

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